Il 20 giugno 1963 nasce il red telephone, per scongiurare attacchi missilistici tra le due superpotenze Usa e Urss.
Quante volte nei film di spionaggio abbiamo visto un telefono denominato con una linea particolare, foriero di guai atomici e planetari? Esatto, la famigerata linea rossa.
La linea rossa (cioè red telephone oppure Moscow-Washington hotline) è una linea diretta di telecomunicazioni fra gli Stati Uniti d’America e la Russia (fino al 1991 Unione Sovietica), installata nel 1963, come conseguenza della crisi di Cuba fra il Cremlino, sede del governo sovietico, e il Pentagono, sede del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Questa linea di comunicazione doveva evitare il rischio di una guerra atomica per errore.
La linea originaria, sviluppata dalla Harris Corporation, malgrado il nome di “telefono rosso”, collegava due telescriventi. Le telescriventi furono rimpiazzate con dei fax nel 1988 e da una linea dati per computer nel 2008.
Il suo primo utilizzo fu nel 1967 durante il conflitto tra l’Egitto e lo stato d’Israele, nella Guerra dei sei giorni, quando entrambe le super potenze si informavano vicendevolmente sui movimenti militari, per evitare provocazioni o situazioni di ambiguità.
I messaggi per volontà dei leader venivano scritti nelle rispettive lingue madri, e venivano tradotti dal ricevitore.