Amatrice, ripresi i lavori per l’accesso al paese

A fine maggio sono stati riaperti i cantieri per il ritorno alla normalità nel centro reatino. I lavori riguardano anche il Ponte, luogo simbolico d’accesso nella cittadina.

I cantieri nell’area del cratere di Amatrice, dopo lo stop dettato dell’emergenza epidemiologica, sono ripartiti a fine maggio. I cantieri permetteranno la sistemazione e la messa in sicurezza del Ponte a Tre Occhi. L’intervento è seguito direttamente dalla direzione lavori pubblici della Regione Lazio e prevede la sistemazione dei 900 metri di asfalto e la messa in sicurezza delle arcate portanti, sanando completamente i danni causati dalle scosse del 2016. I lavori dureranno 7 mesi con una spesa complessiva di circa 2 milioni di euro.
L’assessore alla ricostruzione della Regione Lazio Claudio Di Berardino ha effettuato nel weekend scorso dei sopralluoghi tecnici da Amatrice, presso i cantieri i cui lavori sono stati consegnati a fine maggio: si tratta della messa in sicurezza e sistemazione della strada di ingresso a corso Umberto I e del consolidamento strutturale e ripristino del manto stradale del Ponte a Tre Occhi, che collega Amatrice a L’Aquila.

Il primo cantiere, al chilometro 42+200 della Picente, fa parte del primo stralcio delle opere ANAS per la ricostruzione e è direttamente seguito da ASTRAL. In questo caso l’importo stanziato è di circa 901.000 euro e si prevede la fine dei lavori a dicembre 2020.

L’intervento che riguarda il Ponte a Tre Occhi è invece seguito direttamente dalla direzione lavori pubblici della Regione Lazio e prevede la sistemazione dei 90 metri di asfalto e la messa in sicurezza delle arcate portanti, sanando completamente i danni causati dalle scosse del 2016. I lavori dureranno 7 mesi con una spesa complessiva di circa 2 milioni di euro.

“Come annunciato, ho voluto effettuare personalmente i sopralluoghi di questi due cantieri, che sono tra i primi a essere stati aperti dopo lo stop dettato dall’emergenza epidemiologica. Gli interventi hanno un alto valore non solo logistico ma anche simbolico come vie di accesso a Amatrice. Questo è il segno che la ricostruzione sta proseguendo, con questa e altre opere che abbiamo messo in campo in tutta l’area del cratere. Da parte nostra continueremo ad essere presenti in un rapporto costante con le istituzioni locali, le associazioni e i cittadini nel monitoraggio dei cronoprogrammi delle opere da ricostruire, sia pubbliche che private” ha dichiarato Claudio Di Berardino, assessore al Lavoro e Politiche per la ricostruzione.

Il cantiere per Corso Umberto I, come quello del Ponte, ha un alto valore non solo logistico ma anche simbolico. Entrambi sono due luoghi per l’accesso ad Amatrice, uno come nodo viario, l’altro come porta di ingresso al corso principale. Non ultimo, le attività cantieristiche hanno una ricaduta occupazionale.

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