Bracciano, il lago in tavola alla Trattoria del Castello

Alla Trattoria del Castello a Bracciano gusti crostacei, molluschi e pesce di lago e di mare trovando un equilibrio perfetto tra una cucina genuina e ricercata.

Non devi pensare a nulla. Ti siedi in questo locale ricavato in un palazzo cinquecentesco, guardi il castello che sembra cascarti addosso da un momento all’altro, sei investito dalla storia, senti l’odore dei laghi ma poi vista, olfatto e palato si concentrano sulla tavola. Alla Trattoria del Castello, dagli chef Erika e Giancarlo, nel cuore pulsante di Bracciano, ti regali una giornata gourmet. E non sono le solite parole costruite per regalare una recensione.

Il segreto? La semplicità, appena elaborata. E la semplicità parte dalla genuinità, la cucina lavora sempre con gli elementi che possiede, se Bracciano ha il lago ecco che la trattoria lavora con i prodotti ittici dello specchio d’acqua dolce, con l’aggiunta dei fratelli di mare. E la cucina si specchia tra coregoni, latticini, seppie, calamari, vongole e cozze più le primizie di stagione dell’orto. Ma andiamo con ordine. La cucina la riconosci dall’ingresso, dalle sue entrée, se un ristorante non possiede il mix tra genuinità e ricercatezza nelle portate dell’antipasto lasciate perdere, significa che non sa lavorare né i primi piatti né le seconde portate, quelle che comunemente sono più elaborate e che quindi si trasformano con maggiore facilità, nascondendo pregi e difetti. Ma sugli antipasti non si possono celare le qualità. O le pecche. E qua lo chef Giancarlo non ti lascia scampo: gli ingressi a tavola sono tanti, freschissimi, appena elaborati, molto profumati e ottimi al gusto. Insomma, creano quell’esaltazione dei cinque sensi che poi sfocia nel sesto: l’empatia.

Tartare di salmone

 

Il consiglio è provare il trionfo di scampi, gamberi, mazzancolle e ostriche (crostacei e molluschi freschissimi) che puoi gustarti o col classico succo di limone oppure con lacrime di gelato fatto con lime, basilico e pepe rosa (delicatissimo!). Il palato vi si aprirà con il mix calamari e zucchine ma benedetto dagli ingredienti principi per miscelare le puntarelle, cioè quell’equilibrio di aglio e pasta d’acciughe che sono la forza della tradizione della tavola povera romana e che qui invece rendono unico questo piatto di mare e orto. Non manca il carpaccio di spigola, delicatissimo, accompagnato da una discreta pallina di melone, più le tartare: quella di tonno è unica da strisce sottili di mango e menta tritata, quella di salmone è accompagnata da un delicato gelato al passion fruit, a fragole sminuzzate e una spolverata di sesamo.

Tartara di tonno.

Tra i diversi primi offerti sul menù, vi consigliamo la calamarata (tipo di pasta) con mix di cozze e vongole, più tagli di calamari e seppie, molluschi esaltati da una delicata spruzzata di tartufo. C’è spazio per le seconde portate? Se sì, puntate sulla frittura di latterini, tipici del lago vulcanico, preparati e marinati secondo tradizione e poi fritti infarinati, lasciando inalterato il retrogusto leggermente amaro; oppure optate per il coregone, sempre fritto, oppure cotto al forno, benedetto da foglie d’alloro, per creare il contrasto tra la leggerezza del pesce tipico del lago e l’aroma pungente delle foglie.

Calamarata con cozze, vongole, seppie e calamari.

La Trattoria del Castello si trova a piazza Mazzini, 1 a Bracciano.  Info e prenotazioni 338 290 9100. 

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