Le signore Coviddi ai tempi di Instagram

La signora Angela di Mondello icona del trash o esempio di genuinità? Nel trionfo della mediocrazia ecco la rivincita quantitativa dell’ignoranza sull’esigua qualità del pubblico.

I social hanno una grande funzione sociale. E sì, i social networks segnano la cartina di tornasole di questa società d’oggi. Prima i sondaggi in tv erano uno specchio sociale ma, si sa, le inchieste di origine demoscopica possono essere manipolate: sento un campione di 100, 60 mi concedono risposte razionali, 10 fanno scena muta e 30 sparano cazzate pacchiane tipo ‘il presidente della Repubblica è Jovanotti’, ergo si manda nel servizio la totalità delle blasfemie assortite e una percentuale risibile dei ‘non so’ e di chi pensa argomentando. In questi giorni caotici di sospetto lockdown rinnovabile, ecco il pieno di like su Instagram della signora palermitana Angela -professione mamma a tempo pieno- che dalla spiaggia di Mondello da fine maggio ripete in modo ossessivo ai microfoni ‘non ce n’è coviddi’, facendoci rimpiangere la mamma di Nicolò Zaniolo (a proposito, auguri di pronta guarigione, campione!), tant’è che appena comparsa sul social ha raggiunto 110mila followers (!). Trionfo del trash? Celebrazione della genuinità? Amplificazione dell’ignoranza? Elogio della diversità, probabilmente. Involutiva. Probabilmente. Ed emulativa. Purtroppamente, come avrebbe chiosato Cetto La Qualunque. Instagram

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