Presentata la proposta di legge per inasprire le pene a chi maltratta gli animali. Obiettivo raggiungere 50mila firme per presentare la modifica in Parlamento.
Ieri, 17 giugno, i membri del Partito Animalista Italiano si sono recati alla Corte di Cassazione di Roma. Così alla Corte di Cassazione di Roma è stata presentata dal Partito Animalista Italiano la proposta di legge d’iniziativa popolare per inasprire le pene e spedire in carcere chi maltratta, abbandona e uccide gli animali.
Nello specifico della proposta “Modifiche degli articoli 544 bis, 544 ter, 544 quater, 544 quinquies e 727 del codice penale con innalzamento delle pene edittali per chi maltratta, uccide o abbandona animali. Introduzione di sanzioni amministrative accessorie per chi maltratta o uccide animali”. La proposta vede tra gli 11 firmatari anche due pontini, Gigliola Di Libero e Marco Santilli, ed è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale.
L’attività su tutto il territorio nazionale per raccogliere le 50.000 firme necessarie affinché la proposta possa essere presentata in Parlamento partirà subito dopo la pubblicazione ufficiale. Gigliola Di Libero, docente del Liceo Manzoni di Latina, spiega le ragioni del suo impegno: “Gli abusi, i maltrattamenti, le torture, gli abbandoni e le uccisioni di poveri animali indifesi sono all’ordine del giorno, non sono neanche più quantificabili, numeri raccapriccianti. Infatti è in costante crescita il numero di individui che sfogano in modi violenti la loro rabbia e il loro disagio su cani, gatti e altri animali innocenti ed indifesi. Individui che puniscono un cucciolo cui è scappata la pipì dentro casa tuffandolo nell’acqua bollente e buttandolo fuori dalla finestra del terzo piano, runner che uccidono a calci cuccioli di cigno che intralciano la loro corsa, persone apparentemente normali che puniscono il gatto che li ha graffiati facendolo morire schiacciato tra le ante del portoncino di casa o lo crocifiggono. Per non parlare dei cani obbligati a lottare, torturati e uccisi se perdono il combattimento. I soggetti che compiono queste atrocità sono dei veri criminali e già la legge li considera tali, infatti, esistono delle pene previste per questi reati, ma non bastano, devono essere inasprite e potenziate”. Nei prossimi giorni Di Libero e Santilli saranno in campo per raccogliere le firme nel territorio pontino, nei Comuni e nei gazebo che saranno allestiti nelle piazze.