Tra Papa Francesco e Onlyfans il passo è breve. Dice il sommo pontefice che il sesso è un dono di Dio. Mentre Papa Francesco esprime un concetto base, sdoganandolo secondo gli arcaici peccatori dettami cattolici, ecco che la Fenix si sfrega le mani. Ma è solo un attimo. Papa Francesco dimostra di stare al passo coi tempi (e non è semplice), spiegando nell’intervista ‘Amen’, in onda sul canale Disney+, che il sesso è un dono di Dio, è tra le cose belle che ha dato agli esseri umani ed esprimersi sessualmente è una ricchezza. Detta così, in maniera didascalica, per i creator di OnlyFans è stata una manna (biblica). Centinaia di baby esibizioniste e adultescenti senza anagrafica hanno deciso di festeggiare improvvisando uno strip (un po’ quello che ha  promesso -o minacciato- l’attrice Marisa Laurito se il Napoli dovesse vincere il suo terzo scudetto), ma stando attente a non comunicare sesso esplicito, perchè sulla piattaforma è severissimamente vietato. Poi, però, quando si va un po’ più dentro l’espressione papale ecco che brilla l’amore è probabilmente il punto centrale dell’attività sessuale. Allora tutto ciò che te lo trascina da un’altra parte e che te lo toglie da quella direzione ti sminuisce l’attività sessuale. Ecco, il Papa ha centrato un vecchio implicito assioma urlato da Antonello Venditti e da lui canticchiato (non c’è sesso e non c’è amore), stigmatizzando il sesso mercenario. OnlyFans incluso. Però, le creator succitate e succinte vendono contenuti su una piattaforma specifica, chi vi atterra lo fa consapevolmente pagando moneta virtualmente sonante. Quindi, se da una parte la bellezza della vita è fare sesso perché c’è amore, al netto della gioia di fare sesso per fare sesso, è anche vero che non si può condannare chi monetizza col sesso finché esiste un pubblico pagante. Vecchie regole e vecchie logiche. Sesso e amore. Domanda e offerta. Che esistono dalla notte dei tempi dei mestieri più vecchi e longevi di sempre.

Gian Luca Campagna (giornalista e scrittore)

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